L’IA conversazionale entra nel mondo HR: i campi di utilizzo

L’IA conversazionale entra nel mondo HR: i campi di utilizzo

07/06/23 - Tempo di lettura 1 min e 50 sec


L’intelligenza artificiale permette all’HR di prendere delle decisioni data-driven in diversi aspetti, senza peraltro richiedere delle competenze specialistiche in fatto di analisi. Il mondo del lavoro è cambiato rapidamente negli ultimi tre anni e continuerà a farlo..


Il mondo del lavoro è cambiato rapidamente negli ultimi tre anni e continuerà a farlo. Tra qualche anno non si avrà a che fare unicamente con la combinazione tra lavoro in sede e lavoro da remoto, ma anche – grazie all’innovazione tecnologica che stiamo vivendo – con una modalità di lavoro ibrida asincrona.

Ma non è tutto qui. Le attività di lavoro sono destinate a diventare più efficaci, con meno sprechi e maggiore produttività: si pensi per esempio al fatto che, stando a Gartner, entro il 2026 i dipendenti taglieranno del 50% il tempo dedicato alla ricerca di informazioni, potendole trovarle già incorporate nel contesto dell’attività lavorativa, proprio grazie alle nuove tecnologie.

In questo scenario di veloce evoluzione l’HR non può restare immobile, sapendo peraltro che spesso le decisioni nel campo della gestione delle risorse umane sono basate in buona parte su esperienze pregresse, giudizi personali, pregiudizi e distorsioni: poter fare affidamento su una mole maggiore di dati certi può fare la differenza.

Non stupisce quindi che una ricerca di McKinsey abbia dimostrato che il 95% dei Chief Human Resource Officer stia sviluppando l’HR mediante l’introduzione di nuove tecnologie. E si parla sempre più spesso a questo proposito dell’impiego dell’IA conversazionale nel mondo HR: vediamo di cosa si tratta.

Cos’è l’Intelligenza Artificiale conversazionale

L’Intelligenza Artificiale conversazionale è un particolare tipo di intelligenza artificiale generativa in grado di produrre dei nuovi e utili contenuti a partire da una serie di dati preliminari. Quando si parla di AI conversazionale si fa riferimento nello specifico a un’intelligenza artificiale capace di fornire delle risposte human-like.

I campi di utilizzo dell’IA nella gestione delle risorse umane

Sul fatto che l’area delle risorse umane abbia bisogno di sempre nuovi strumenti per migliorare i propri compiti non ci sono dubbi. Si pensi a quanto il fenomeno del Big Quit stia sottolineando la necessità di ottimizzare l’esperienza di lavoro dei dipendenti, o a quanto la difficoltà di reclutamento sempre più diffusa renda obbligatoria maggiore attenzione in ogni passaggio dei processi di ricerca e selezione del personale.

Ecco allora che, per mezzo dell’Intelligenza Artificiale conversazionale, si punta ad aumentare la produttività e la soddisfazione dei dipendenti, nonché a selezionarli al meglio.

Si capisce quindi che i campi di utilizzo dell’Intelligenza Artificiale generativa, nel mondo HR, possano essere diversi. Pensiamo al processo di recruiting: con un’AI conversazionale è possibile, per esempio, creare differenti versioni di annuncio di lavoro, per ottimizzare questo primo fondamentale passaggio; oppure è possibile creare dei testi per valutare le hard skill dei candidati.

Grazie all’intelligenza artificiale generativa è possibile effettuare delle analisi relative ai trend degli straordinari o della gestione del monte ore ferie, per impostare eventualmente degli alert, o fare degli assessment del pay gap in azienda. È inoltre possibile analizzare le performance dei collaboratori e individuare da una parte le attitudini ricorrenti e dall’altra le anomalie, così da poter intervenire in tempo.

In definitiva, l’intelligenza artificiale permette all’HR di prendere delle decisioni data-driven in diversi aspetti, senza peraltro richiedere delle competenze specialistiche in fatto di analisi.



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